Valle di Comino tra fede e natura
Alla scoperta dei luoghi della fede immersi tra i borghi e la natura della Valle di Comino
Alla scoperta dei luoghi della fede immersi tra i borghi e la natura della Valle di Comino
L’arrivo della primavera e con essa della Pasqua ci portano alla scoperta di altri tesori preziosi della Valle di Comino, quei luoghi della fede disseminati tra i borghi e nella natura, che raccontano di una devozione antica, le cui origini si perdono nel tempo.
Un soggiorno tra sacro e profano tutto da scoprire, ricco d’emozioni immersi nel parco Nazionale di Lazio, Abruzzo e Molise.
Castelli e palazzi, dove ammirare splendide cappelle, monasteri e abbazie, alcuni ormai scomparsi, da secoli ascoltano le preghiere di fedeli e pellegrini che percorrono la Valle di Comino sulla famosa Via Francigena, sulla Via Benedicti e sul Via Micaelica o Cammino di San Michele o che si recano in visita alla Basilica Santuario di Maria Santissima di Canneto, gelosamente custodito tra i Monti della Meta.
A piedi, in bici o anche in auto sulle strade e per i borghi della Valle, è possibile andare alla scoperta di piccoli tesori preziosi, meta ideale per un soggiorno tra fede e natura.
L’arrivo della primavera e con essa della Pasqua ci portano alla scoperta di altri tesori preziosi della Valle di Comino, quei luoghi della fede disseminati tra i borghi e nella natura, che raccontano di una devozione antica, le cui origini si perdono nel tempo.
Un soggiorno tra sacro e profano tutto da scoprire, ricco d’emozioni immersi nel parco Nazionale di Lazio, Abruzzo e Molise.
Castelli e palazzi, dove ammirare splendide cappelle, monasteri e abbazie, alcuni ormai scomparsi, da secoli ascoltano le preghiere di fedeli e pellegrini che percorrono la Valle di Comino sulla famosa Via Francigena, sulla Via Benedicti e sul Via Micaelica o Cammino di San Michele o che si recano in visita alla Basilica Santuario di Maria Santissima di Canneto, gelosamente custodito tra i Monti della Meta.
A piedi, in bici o anche in auto sulle strade e per i borghi della Valle, è possibile andare alla scoperta di piccoli tesori preziosi, meta ideale per un soggiorno tra fede e natura.

A Sora, porta d’ingresso della Valle di Comino, troviamo la meravigliosa Abbazia Cistercense di San Domenico Abate, monastero risalente all’XI secolo e più volte rimaneggiato, e nel cuore della città la Chiesa di S. Restituta, con il suo portale autentico del secolo XIII, e molto cara ai sorani, poiché custode della spoglie della Santa patrona della città.
Sempre in centro è possibile raggiungere a piedi la Cattedrale di Santa Maria Assunta, edificio religioso di architettura medievale, caratterizzata dall’imponente scalinata, risalente al 1100, e ubicata inizialmente al di fuori delle mura della città, accanto a cui sorge oggi la Curia, residenza del Vescovo di Sora, Cassino, Aquino e Pontecorvo.
A Sora, porta d’ingresso della Valle di Comino, troviamo la meravigliosa Abbazia Cistercense di San Domenico Abate, monastero risalente all’XI secolo e più volte rimaneggiato, e nel cuore della città la Chiesa di S. Restituta, con il suo portale autentico del secolo XIII, e molto cara ai sorani, poiché custode della spoglie della Santa patrona della città.
Sempre in centro è possibile raggiungere a piedi la Cattedrale di Santa Maria Assunta, edificio religioso di architettura medievale, caratterizzata dall’imponente scalinata, risalente al 1100, e ubicata inizialmente al di fuori delle mura della città, accanto a cui sorge oggi la Curia, residenza del Vescovo di Sora, Cassino, Aquino e Pontecorvo.

Guardando verso le colline e le montagne, in direzione della Valle di Comino, appare in cima alla collina di Brocco Alto, a Broccostella, la Chiesa di S. Michele Arcangelo, testimonianza di una storia di fede millenaria.
Questo edificio religioso è uno dei luoghi di devozione dell’Arcangelo Michele tanto caro all’intera Valle di Comino, raggiungibile anche in bici, per un’esperienza a stretto contatto con la natura incontaminata che lo circonda.
Si tratta di una delle tappe di un vero e proprio percorso denominato Cammino di San Michele o Via Micaelica, dedicato dai fedeli al Santo e che attraversa i comuni di Isola del Liri, Broccostella, Posta Fibreno, Alvito, Gallinaro, Atina, Villa Latina e San Biagio Saracinisco.
Una linea immaginaria, la linea Sacra Micaelica, che risulta in perfetto allineamento con il tramonto del sole il giorno del solstizio d’estate.
Guardando verso le colline e le montagne, in direzione della Valle di Comino, appare in cima alla collina di Brocco Alto, a Broccostella, la Chiesa di S. Michele Arcangelo, testimonianza di una storia di fede millenaria.
Questo edificio religioso è uno dei luoghi di devozione dell’Arcangelo Michele tanto caro all’intera Valle di Comino, raggiungibile anche in bici, per un’esperienza a stretto contatto con la natura incontaminata che lo circonda.
Si tratta di una delle tappe di un vero e proprio percorso denominato Cammino di San Michele o Via Micaelica, dedicato dai fedeli al Santo e che attraversa i comuni di Isola del Liri, Broccostella, Posta Fibreno, Alvito, Gallinaro, Atina, Villa Latina e San Biagio Saracinisco.
Una linea immaginaria, la linea Sacra Micaelica, che risulta in perfetto allineamento con il tramonto del sole il giorno del solstizio d’estate.

Da Broccostella salendo verso Pescosolido è possibile invece perdersi letteralmente nella bellezza dei sentieri disseminati sui pendii e lungo i quali ammirare le numerose “Cone”, cioè piccole cappelle campestri agli incroci delle vie che costellano la campagna, ricordi della devozione dei contadini nel loro cammino verso i campi o i pascoli.
Da Pescosolido attraversando Campoli Appenino e la riserva Naturale di Posta Fibreno, si arriva alle porte della Valle di Comino, con i Castelli di Alvito e Vicalvi a guardia del territorio e mille angoli nascosti da scoprire.
Seguendo il percorso sinuoso dei monti si giunge in uno dei borghi più belli del Lazio, San Donato Val di Comino, comune Bandiera Arancione e piccolo scrigno fatto di vicoli stretti, che si snodano lungo le chiese e piazze dove il tempo sembra essersi fermato.
Importante per i fedeli da ogni dove è il Santuario di San Donato Vescovo e martire, risalente dell’VIII secolo circa e ampliato nel XVI secolo in stile barocco: l’edificio nasce come piccola abbazia dipendente da Montecassino e fu meta per migliaia di pellegrini in cerca di grazia dal Santo che curava l’epilessia.
Sull’altare maggiore ancora oggi si impone il simulacro del santo, portato in solenne processione per le strade del borgo il 7 agosto per la festa patronale.
Proseguendo tra panorami suggestivi offerti dai Monti della Meta, a 780 mt d’altezza si può scorgere il piccolo borgo medievale di Settefrati, che nel suo territorio custodisce uno dei più importanti luoghi di devozione del centro Italia, caro alla popolazione locale e a tutti coloro che nei secoli hanno attraversati l’Italia da nord a sud e viceversa sui cammini della fede.
Tra la natura fitta ed incontaminata. lungo le acque limpide del fiume Meta, si trova infatti la Basilica Santuario di Maria Santissima di Canneto o della Madonna di Canneto, come la chiamano i locali, meta di un sentito pellegrinaggio che numerosissimi fedeli intraprendono lungo i tortuosi sentieri di montagna da tanti paesi del Basso Lazio e non solo, camminando di giorno e notte per poter raggiungere questo luogo di pace, in onore dei festeggiamenti della “Vergine Bruna” (la statua in legno d’olmo della Madonna di Canneto risalirebbe ai secoli XII-XIV) che si tengono ogni anno dal 14 al 22 agosto, quando la processione notturna si chiude con spettacolari fuochi d’artificio che illuminano l’intera Valle di Comino.
Altro importante edificio religioso del paese di Settefrati è la Chiesa della Madonna delle Grazie, databile al X sec., un monumento d’arte e un esempio di bellezza architettonica, scandita in 3 navate, al cui interno si trovano gli affreschi raffiguranti la “visione dell’aldilà di Alberico da Settefrati”, visione che avrebbe ispirato persino Dante nella sua Divina Commedia.
Proseguendo tra panorami suggestivi offerti dai Monti della Meta, a 780 mt d’altezza si può scorgere il piccolo borgo medievale di Settefrati, che nel suo territorio custodisce uno dei più importanti luoghi di devozione del centro Italia, caro alla popolazione locale e a tutti coloro che nei secoli hanno attraversati l’Italia da nord a sud e viceversa sui cammini della fede.
Tra la natura fitta ed incontaminata. lungo le acque limpide del fiume Meta, si trova infatti la Basilica Santuario di Maria Santissima di Canneto o della Madonna di Canneto, come la chiamano i locali, meta di un sentito pellegrinaggio che numerosissimi fedeli intraprendono lungo i tortuosi sentieri di montagna da tanti paesi del Basso Lazio e non solo, camminando di giorno e notte per poter raggiungere questo luogo di pace, in onore dei festeggiamenti della “Vergine Bruna” (la statua in legno d’olmo della Madonna di Canneto risalirebbe ai secoli XII-XIV) che si tengono ogni anno dal 14 al 22 agosto, quando la processione notturna si chiude con spettacolari fuochi d’artificio che illuminano l’intera Valle di Comino.
Altro importante edificio religioso del paese di Settefrati è la Chiesa della Madonna delle Grazie, databile al X sec., un monumento d’arte e un esempio di bellezza architettonica, scandita in 3 navate, al cui interno si trovano gli affreschi raffiguranti la “visione dell’aldilà di Alberico da Settefrati”, visione che avrebbe ispirato persino Dante nella sua Divina Commedia.

Un percorso tra natura e fede che si compie con la visita, nel centro storico di Atina, della Cattedrale di S. Maria Assunta, costruita dove un tempo sorgeva una primitiva cattedrale paleocristiana sui resti del tempio di Saturno.
Rimaneggiata nel corso del tempo, oggi presenta diversi stili architettonici-decorativi, e troneggia come l’edificio religioso più importante del borgo, la cui cupola svetta sul paese quasi a dominare la Valle e vegliare sull’ingresso di coloro che arrivano in questo piccolo paradiso nel cuore d’Italia.
Un percorso tra natura e fede che si compie con la visita, nel centro storico di Atina, della Cattedrale di S. Maria Assunta, costruita dove un tempo sorgeva una primitiva cattedrale paleocristiana sui resti del tempio di Saturno.
Rimaneggiata nel corso del tempo, oggi presenta diversi stili architettonici-decorativi, e troneggia come l’edificio religioso più importante del borgo, la cui cupola svetta sul paese quasi a dominare la Valle e vegliare sull’ingresso di coloro che arrivano in questo piccolo paradiso nel cuore d’Italia.
